Dietro ogni vino si nasconde una storia. Dietro ogni storia si cela un universo di tradizioni, culture e situazioni socio-economiche intercorse nei secoli. Un racconto di migrazioni e adattamenti di cui ci resta il sapore unico di vini nati da una serie di contaminazioni culturali ed evoluzioni enologiche immuni alle lancette del tempo.
Non a caso da BroadWine, il ristorante che ama celebrare le origini dei prodotti che propone, è possibile degustare per tutto il mese di marzo gli aromi dei vini del Veneto, del Portogallo e del Brasile: tre location tanto uniche quanto straordinarie collegate dalle tante migrazioni italiane che, tra l’Ottocento e il Novecento, hanno creato e consolidato una tradizione vinicola tutta da scoprire e rivivere nel cuore di Milano.
Tra il XIX e il XX secolo, tantissimi italiani hanno deciso di abbandonare la terra di origine per cercare fortuna in giro per il mondo. Ed è proprio tra São Paulo e Rio Grande do Sul che molti immigrati, metà dei quali di origine veneta, hanno affrontato problemi di adattamento ambientale coltivando terreni ricoperti di foresta vergine ricchi di piante e animali a loro sconosciuti. Una sfida vinta che ha lasciato un’impronta di matrice veneta nella storia dell’agricoltura brasiliana introducendo tecniche di coltivazione e produzione del vino rivoluzionarie e contribuendo alla diffusione del “talian”, dialetto della lingua veneta con contaminazioni portoghesi tuttora diffuso in Brasile e riconosciuto dal governo brasiliano.
Non è un mistero che, ancora oggi, molti vini brasiliani presentino una chiara influenza veneta. Una connessione che ritroviamo anche nei vini portoghesi della regione vinicola del Dão che, da sempre, è una destinazione amata dagli enoturisti brasiliani: il Dao Rufia Branco (Tavares de Pina) e il Dao Terras de Tavares sono due esempi di vini portoghesi strettamente correlati alla storia del vino brasiliano.
Nel frattempo i vini veneti, che spaziano dall’elegante e strutturato Thovara (Piovene Porto Godi) fino ai vini spumanti Extra Brut Tamellini e Secondo Marco – Valpolicella Classico, custodiscono tutto l’aroma e la magia della tradizione vinicola veneta. Un trionfo di produzioni tanto lontane tra di loro quanto interconnesse da secoli di storia che rivivono da BroadWine dove, per tutto il mese di marzo, è possibile degustare la meraviglia dei vini unici e leggendari del Veneto, del Portogallo e del Brasile.