Freschi, zuccherini, esotici e allo stesso tempo classici, i cocktail non hanno bisogno di presentazioni. Una lunga serie di drink, anticamente definiti “bevande arlecchine” o “polibibite”, caratterizzati da strutture, aromi e colori che li rendono iconici e irresistibili. Dopotutto ogni aperitivo deve saper mixare sfizi dolci e salati con cocktail immuni allo scorrere del tempo: dal vero Spritz veneziano al leggermente agrumato Gin Tonic.
Ma quali sono le origini dei drink più amati del mondo? Tra un cocktail e l’altro nell’ambiziosa cornice di BroadWine, vi ricordiamo la storia dei long drink un tempo proibiti ma caratterizzati da un sapore e da una fama internazionali.
I cocktail sono una parte fondamentale della cultura mondiale. Un mix di sapori, aromi e texture che presenta origini antiche ma segue un’evoluzione unica nel suo genere. Non a caso sin dall’antica Grecia e Roma, le persone hanno creato bevande aromatizzate miscelando vino, acqua e spezie.
Una serie di drink che hanno avuto la loro effettiva diffusione agli albori del Diciannovesimo secolo quando la parola “cocktail” è entrata nell’immaginario globale per descrivere drink a base di acqua, zucchero e alcol. Ma è il Ventesimo secolo il momento storico che ne ha sancito la condanna e la consacrazione.
Alcuni dei cocktail più iconici della storia sono nati nei primi anni del 1900. Il secolo del proibizionismo che ha reso gli “speakeasy”, i bar dove si potevano bere alcolici illegalmente, luoghi clandestini perfetti per concedersi un Manhattan e un Negroni senza incorrere in problemi con la legge.
Ma con la fine del proibizionismo la cultura dei cocktail, un tempo messa al bando, ha avuto la possibilità di diffondersi nel mondo diventando l’elemento cardine di qualsiasi locale degno di definirsi tale.
Cocktail e aperitivo è il binomio perfetto. Una formula che si diffonde in tutto il Nord Italia conquistandone le principali città: da Milano e Genova a Verona e Bologna per poi estendersi a tutta l’Italia, sud compreso, complice la creazione di nuovi leggendari drink che ampliano la proposta dell’aperitivo: dal Negroni e il Bellini al Franciarossa.
Non a caso il Negroni nasce proprio a Firenze nel 1919 quando il conte Camillo Negroni chiese al suo barista di fiducia di aggiungere del gin al suo Americano. Un sapore forte e speziato che ha conquistato tutti andando a scrivere una delle tante pagine alcoliche e analcoliche che hanno consacrato i cocktail una parte fondamentale della cultura del bere.